La storia: così nasce il Forum
UN GIORNO IN BRASILE
MENTRE GLI ALBERI
DANZANO
Rolando Toro ed io sdraiati ai bordi di una piscina in Brasile, molti anni fa. Rolando inebria il suo sguardo tra le foglie degli alberi accarezzate dalla brezza e mi dice:
Ti rendi conto della loro fluidità, si parlano danzando. Ho sognato per tutta la vita che l'umanità fosse come la natura capace di danzare la differenza necessaria alla vita. Mi fanno orrore la guerra, la violenza, la discriminazione e che la gente invece di fare l'amore coltivi l'odio e la distanza. Che si consideri sconveniente un abbraccio e invece lecito un litigio. Che il mondo degli umani non danzi più.
La sua indignazione - penso mentre lo ascolto - è la stessa dell'inizio, quando la Biodanza era germinata come uno strumento sociale che attraverso il codice dell'amore e della vita potesse aiutare il mondo a ritornare un posto gentile dove abitare.
In quel momento nasce il Forum Internazionale di Biodanza sociale e clinica, parlando alle mie stesse inquietudini e urgenze di agire un sistema poderoso come la Biodanza con una finalità sociale e civica, nasce il Forum come idea-spazio che non poteva attendere; dopo sei mesi Rolando muore lasciandomi con una conversazione ininterrotta che prosegue ancora oggi.
Il Forum per me è la speranza che il mondo possa ritornare un posto gentile dove abitare, perché la "Felicità è un valore sociale" ed un contributo necessario alla mia anima per avere senso.
Il Forum nasce dal cuore e dall’amore di tutti coloro i quali credono e si impegnano a portare avanti il grande sogno di Rolando Toro: una società Biocentrica.
Da dieci anni ormai il Forum di Vicenza è un luogo dove tutto quel che può sembrare un’illusione diventa realtà. Danze, incontri, abbracci, nidi … linguaggi universali dove la comunità si riconosce nella sua essenza … senza barriere, diversità, colore della pelle, ruoli, maschere …. abbattendo il muro della solitudine e dell’isolamento.
Fucina e vetrina di scienze, poesia, metodologie, didattica, esperienze, saperi, conoscenze, professionalità, arte, culture, persone … tutto quanto Rolando aveva immaginato … persone in un’unica ronda di cuori pulsanti.
Essere consapevoli di “avere/dare” un nucleo affettivo al quale ricorrere, dal quale trarre nutrimento e per il quale tutto il mondo accorre … fa sì che si generi nuova linfa vitale.
“Chi ha paura di sognare è destinato a morire” recitò Bob Marley!
Il Forum si realizza grazie al contributo di tutti coloro hanno ancora voglia di sognare e pertanto rispondono, ognuno con la propria unicità e peculiarità, all’invito di Giovanna affinchè “il sogno di Rolando” possa essere vissuto.
E allora, riuniamoci ancora in ronde di sguardi per arricchire gli animi e le professionalità al fine di riscattare insieme quell’amore incondizionato che rievoca la matrice biologica ed il diritto di ognuno di noi di vivere con pienezza ogni istante della nostra vita.
Roberta ROSA e Lucia PRESENTINI
(curatrici redazione Abstract 2°FORUM)
Sbocciano i fiori sbocciano, e danno tutto quel che hanno in libertà, donano non si interessano di ricompense e tutto quello che verrà, mormora la gente mormora falla tacere praticando l'allegria, giocano a dadi gli uomini, resta sul tavolo un avanzo di magia.
Sono solo stasera senza di te, mi hai lasciato da solo davanti al cielo e non so leggere vienimi a prendere mi riconosci ho un mantello fatto di stracci.
Arriva subito, mi riconosci ho le scarpe piene di passi, la faccia piena di schiaffi, il cuore pieno di battiti e gli occhi pieni di te.
Lorenzo Cherubini-Jovanotti: Le tasche piene di Sassi/Ora 2011
Ho immaginato fin da quando ho potuto pensare una città biocentrica: una città dove si danza, si onora l’altro nella sua diversità, dove incontrarsi è nel rispetto e nel piacere. Una città-tribale dove umani e viventi si riconoscono nella mutua cerimonia dell’indispensabilità, dove essere è più importante che avere e il piacere governa le scelte individuali e le politiche di convivenza sociale.
Ho immaginato un posto dove vivere come una vivencia di potere personale, del poter esprimere quello che ognuno è, libera-creativamente e responsabilmente, sentendo che questo atto è un atto di cura necessario per l’ecosistema. Un posto dove anche la voce dell’ultimo è una voce indispensabile per la specie.
Sto vivendo tempi qui in Occidente dove il giudizio e la paura creano un oblio alla nostra grandezza, alla pura innocente immensità della vita e del fatto di essere vivi.
Ho immaginato e creduto e coinvolto tutta la mia famiglia a creare questo Spazio, il Forum, per dire che sì è enormemente possibile, la parte numinosa è sempre quella più forte in ogni essere umano.
La nostra fede nella poetica, nella bellezza, nell’incontro sono integre e ho desiderato uno spazio che affermasse e riscattasse questa memoria. Così è nato questo Forum.
Sono grata a Rolando Toro, ideatore della Biodanza. Per me, patrimonio dell’umanità che danza e che spera. A tutte le persone che nell’arco di questo decennio hanno di fatto generato il Forum, con i loro contributi scritti, parlati e danzati, le Associazioni, il personale medico ed educativo, i facilitatori di Biodanza, i miei colleghi direttori di Scuola in Italia e nel mondo, tutti i partecipanti dei gruppi di Biodanza clinica che hanno donato la loro magia con generosità e maestria e soprattutto a tutti i partecipanti al Forum, che hanno viaggiato anche per 20mila chilometri per esserci e attraverso la propria presenza hanno orientato la differenza.
Esseri viventi nel complesso dei viventi. Questo è il Forum.
Siamo il più grande spettacolo dopo il Big-Bang